Parco Santa Maria

Ortoparco e Labart

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letto da Mara Redeghieri

Parco Santa Maria

Intorno a uno strano totem color rame la storia qui gira nell’aria: in quest’area dal medioevo c’è sempre stato l’ospedale della città, distrutto dalle bombe nell’ultima guerra. Oggi ancora si cerca in questo luogo qualche tipo di cura, un momento per sé, una pausa dalle case, dalle strade, dalle cosa da fare. Alberi, verde, lamiera corten, uccellini, scivoli, zucchine, comunicatori digitali: un giro al parco Santa Maria può riservare molte sorprese. 

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L’intrigante struttura del Labart: un parallelepido color rame in mezzo al parco

Una delegazione giapponese in visita a Reggio Emilia ha incontrato residenti del quartiere e richiedenti asilo

Negli anni il Labart è stato sede di mostre fotografiche e d’arte; talk, conferenze e corsi; e ancora workshop e laboratori per adulti e bambini, proiezioni cinematografiche, scuola di Italiano per stranieri, incontri del comitato di quartiere e di collettivi artistici, aperitivi e merende, giochi di ruolo

L’angolo del parco coltivato ad orto con il metodo della permacultura

Barbara, Patrizia, Nello e Giuseppe al lavoro nell’orto

Nella cura dell’orto è stato coinvolto un gruppo di richiedenti asilo. In queste foto Yussupha e Moussa, con Pier e Aouatif